Imballaggi in acciaio: dal 2000 “riciclate” 800 Tour Eiffel

Dal 2000 a oggi in Italia si è risparmiato un quantitativo di acciaio pari al peso di 800 Tour Eiffel, per un valore economico di 1 miliardo di euro di materia recuperata. Questo, tramite il riciclo degli imballaggi in acciaio, come barattoli, scatole, scatolette, lattine, fusti, secchielli, bombolette, tappi e chiusure. Il risultato è stato possibile grazie all’impegno di tutta la filiera, a partire dai cittadini, Nel 2021 la raccolta pro capite di imballaggi in acciaio è infatti cresciuta ulteriormente, raggiungendo quota 4,4 kg per abitante, con un aumento del +9,7% rispetto all’anno precedente.
I dati, presentati a Roma in occasione dell’assemblea annuale di Ricrea, il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Acciaio (parte del Sistema Conai), sono contenuti nel Green Economy Report dal titolo Dall’acciaio all’acciaio: il contributo nella lotta al cambiamento climatico, elaborato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile.

Nel 2021 avviate al riciclo 390.000 tonnellate

Nell’ultimo anno è ulteriormente aumentata la quota pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti, in media 4,4 Kg (+9,7% rispetto al 2020). Nel 2021 in Italia sono state avviate al riciclo 390.000 tonnellate di imballaggi in acciaio, sufficienti per realizzare circa 3.900 km di binari ferroviari.
I 7,5 milioni di tonnellate di imballaggi in acciaio avviati al riciclo in Italia dal 2000 a oggi hanno consentito di ottenere un risparmio di 8 milioni di tonnellate di materiale primario, generando benefici economici per 1 miliardo di euro di materia recuperata e 386 milioni di euro di CO2 evitata.

Evitato il consumo di circa 50mila GWh di energia primaria

L’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio in acciaio e la rigenerazione di fusti e cisternette a livello nazionale ha consentito, tra il 2000 e il 2021, di evitare l’emissione in atmosfera di circa 12 milioni di tonnellate di CO2eq, pari alle emissioni generate da 7 milioni di autovetture con percorrenza media di 10.000 km. Inoltre, ha permesso al nostro Paese di evitare il consumo di circa 50mila GWh di energia primaria, pari al consumo medio di energia di circa 13 milioni di famiglie italiane, riporta Adnkronos.

Un materiale permanente che si ricicla all’infinito 

“Già nel 2002 abbiamo superato l’obiettivo del 50% dell’immesso al consumo fissato dalla direttiva europea per il 2008, e il tasso di riciclo è cresciuto fino ad attestarsi negli ultimi anni su valori superiori al 70%, l’obiettivo da raggiungere nel 2025 – commenta Domenico Rinaldini, presidente di Ricrea -.  Questi dati dimostrano che il nostro sistema ha reagito bene all’impatto della pandemia, assicurando anche in questi anni difficili il corretto avvio al riciclo degli imballaggi in acciaio provenienti dalla raccolta differenziata e creando valore: l’acciaio infatti è un materiale permanente, che si ricicla al 100% all’infinito”.

Comments are closed.

Proudly powered by WordPress
Theme: Esquire by Matthew Buchanan.