Generazione Zeta: tecnologici, disillusi, ma più determinati

Sono pochi, sotto i 3 milioni, ancora meno dei Millennials: la Generazione Zeta è la prima generazione a non aver memoria diretta del Novecento, e la sua parte più matura ha oggi 20-24. Sta quindi compiendo il proprio percorso di transizione dal mondo della scuola a quello del lavoro. Il rapporto con le nuove tecnologie è senz’altro il loro elemento distintivo, ma i ventenni di oggi hanno visto la crisi economica investire in pieno i Millennials. Sono perciò più disillusi, partono con minori aspettative, ma non per questo meno determinati. Tendono infatti a essere più cauti e pragmatici, più concreti rispetto al presente. E riconoscono che l’impegno di oggi è la premessa indispensabile per realizzare i propri obiettivi professionali e di vita.

Il lavoro è uno strumento per procurare reddito

È quanto emerge dalla ricerca condotta da Umana, con la collaborazione scientifica dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto G. Toniolo di Milano e Valore D. Secondo la ricerca l’autorealizzazione per i nativi digitali non è al primo posto, e non perché non sia il desiderio principale dei giovani, ma perché l’impatto della crisi economica li ha resi più concreti e pragmatici rispetto alle condizioni materiali. Alla domanda “Il lavoro è per te…”, la percentuale più elevata di risposta è infatti quella che corrisponde a “è uno strumento per procurare reddito”. La preoccupazione principale è quindi quella di un riuscire a ottenere un buon stipendio (94,2%), che dia la possibilità di affrontare il futuro (91,3%).

La capacità di adattarsi è il requisito più importante

Rispetto agli elementi considerati utili per trovare un buon lavoro il titolo di studio è considerato una condizione necessaria, ma non sufficiente (13,6%). Il requisito nettamente più importante è la capacità di adattarsi (44,9%), da intendere non solo rispetto a quanto il mercato offre, ma anche, e soprattutto, ai cambiamenti nel mondo del lavoro. Aumenta inoltre sensibilmente la preferenza per tutto ciò che rende dinamico, sfidante e innovativo il lavoro (complessivamente 35,4%). Piace anche la possibilità di viaggiare con il proprio lavoro (15,9%), interagire e incontrare persone nuove (9,5%).

Avere un sogno da realizzare e desiderio di imparare

Tra le life skills che caratterizzano gli Zeta si distinguono l’avere un sogno da realizzare (63,2%), la capacità di stare in relazione con gli altri (59,6%), perseguire obiettivi (59,4%) e riconoscere gli aspetti positivi delle situazioni (54,0%). Si impongono poi le competenze avanzate digitali, riporta Adnkronos, la creatività e lo spirito di iniziativa, entrambe indicate da oltre la metà dei rispondenti. Ma se dovessero immaginare quali siano le competenze più importanti di cui dovrebbe dotarsi un attuale diciottenne per trovare lavoro per gli Zeta la più importante risulta il desiderio di imparare (85%). Su valori bassi invece si posizionano l’abilità di essere un leader, l’empatia, la capacità di sostenere le proprie idee, l’avere un sogno da realizzare

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