L’Italia è la quinta meta turistica al mondo. Il Sud poco valorizzato

L’Italia è sempre e una delle mete più desiderate dagli stranieri, ed è il quinto Paese più visitato al mondo. La nostra industria turistica vale 70,2 miliardi di euro, il 4,2% del Pil, che salgono a 172,8 miliardi di euro (10,3% del Pil) se si aggiunge anche l’indotto. E secondo i dati 2016 del World Travel and Tourism Council dal punto di vista occupazionale i lavoratori nel settore sono circa 2,7 milioni. Il Rapporto sul Turismo 2017 realizzato da UniCredit in collaborazione con il Touring Club Italiano dimostra però come il nostro Paese abbia ancora molto da fare per trasformare il turismo nel driver economico principale. Soprattutto al Sud, dove la ricchezza portata dagli stranieri è ancora troppo marginale rispetto a quella di singole regione del Nord.

Ripresa del turismo domestico

La ripresa del turismo domestico, poi, è un ulteriore segnale positivo. Gli arrivi italiani aumentano infatti del 6,2% e le presenze del 4,8%. Per quanto riguarda la spesa turistica degli stranieri, invece, nel 2016 per il quinto anno consecutivo si registra un altro record raggiungendo quota 36,4 miliardi di euro. Se la Germania si conferma il nostro primo mercato di riferimento (53,3 milioni), la vera novità è il forte incremento della Cina che, per la prima volta, entra nella top 10, con 5,4 milioni di presenze.

Le mete più visitate

I luoghi più frequentati sono le città d’arte del Centro-Nord, riporta Adnkronos, di cui Roma mantiene il suo ruolo dominante. Seguono Milano, la costa adriatica, veneta e romagnola, ed entra per la prima volta nella classifica la città di Torino. Ma è il Veneto (oltre 63 milioni di presenze) la regione più turistica d’Italia, con dati tre volte superiori a quelli della Campania (19 milioni) e ben quattro volte a quelli della Sicilia (15).

Per quanto riguarda la spesa incoming al primo posto si conferma il Lazio (6,4 miliardi di euro sui quasi 36 miliardi complessivi in Italia nel 2015), seconda la Lombardia e più a distanza, Veneto (5,2) e Toscana (4,1), e il Meridione, tutto insieme, attrae appena 5 miliardi.

Nord e Sud procedono a doppia velocità

Il focus sulle regioni del Rapporto evidenzia quindi la doppia velocità con la quale procedono le regioni del Centro-Nord e quelle del Sud, una realtà paradossale poiché gli attrattori più conosciuti all’estero (aspetti climatici, paesaggio, patrimonio storico-artistico ed enogastronomico) rappresentano un quadro efficace del Meridione.

Un elemento però unisce infine la maggior parte delle regioni: la dipendenza dal mondo di lingua tedesca. In 14 casi la Germania è il primo mercato incoming, in altri cinque costituisce il secondo o il terzo mentre solo nel Lazio e in Valle d’Aosta non è presente tra i primi tre.

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