Il capitolo Sicurezza e cittadinanza nel 55° Rapporto Censis

Nell’anno del Covid-19 le donne chiuse in casa hanno avuto più paura, tanto che sono cresciute in maniera esponenziale le richieste di aiuto. Secondo il capitolo dedicato a Sicurezza e cittadinanza del 55° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese 2021, nel 2020 si sono infatti registrate 31.688 chiamate al numero verde 1522, +48,8% rispetto al 2019, e il trend non sembra diminuire nel 2021: nei primi tre mesi dell’anno le chiamate sono state 7.974 (+38,8%). Le donne raccontano poi di non sentirsi sicure anche fuori casa: il 75,8% ha paura di camminare per strada e prendere i mezzi pubblici la sera e l’83,8% teme i luoghi affollati. Di fatto, l’anno scorso sono state uccise 116 donne, di cui 99 in ambito familiare o affettivo, 67 per mano del partner o di un ex. 

Le paure dei cittadini e delle cittadine italiane

Dal 1° agosto 2020 al 31 luglio 2021 in Italia i reati informatici sono stati 202.183 (+27,3%). Gli italiani sono consapevoli che il web nasconda pericoli: il 54,3% associa il maggiore utilizzo del web a rischi legati alla sicurezza informatica, il 43,1% è preoccupato del libero accesso a internet dei minori e il 27,6% teme per i rischi di dipendenza da sovraesposizione a web e social network, mentre il 22,6% teme invece gli hater. Quasi 9 milioni di italiani, di cui 6 milioni donne, hanno paura di stare da soli in casa di notte. Non stupisce che il 90,9% degli italiani abbia almeno un sistema di sicurezza a difesa della propria abitazione. Il più diffuso è la porta blindata (65,7%), ma 4,8 milioni dichiarano di possedere un’arma da fuoco.

Il peso del Covid-19 sul mercato dell’illecito

Dei 16.638.268 articoli contraffatti sequestrati nel 2020 dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane 8.327.879 possono essere classificati come dispositivi anticovid, soprattutto mascherine, guanti monouso, tute e termometri. I dati testimoniano la presenza di traffici significativi di dispositivi di protezione e della vendita online di falsi medicinali per il Covid-19. Se ai dispositivi contraffatti si aggiungono gli oltre 46 milioni di dispositivi medici ritirati dal mercato perché ritenuti non sicuri è ancora più evidente quale sia stato il peso del Covid-19 sul mercato dell’illecito.

La vitalità degli imprenditori stranieri

In risposta alla mancanza di lavoro dipendente durante la pandemia i migranti hanno continuato a mostrare la loro vitalità. A fine dicembre 2020 gli imprenditori stranieri risultano 463.048, di cui 376.264 provenienti da Paesi extracomunitari.
L’aumento dei titolari di impresa stranieri prosegue anche nel primo semestre del 2021: a fine giugno sono 465.352 (+1,8%) e rappresentano il 15,5% del totale. Due i settori in cui la loro presenza è più evidente: il commercio e le costruzioni. A fine giugno si contano 180.225 imprese commerciali, il 20,5% dell’intero settore. Le imprese edilizie con titolare straniero sono invece 123.109 (26,7%), ma durante l’emergenza sanitaria sono aumentate anche le imprese agricole (+4,9%) e le attività finanziarie e assicurative (+5,1%).

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